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Che biotipo Ayurveda sei?

Durante l’appuntamento del mercoledì su Clubhouse, con la rubrica “Benessere Sovversivo” curata da noi e da Ayurway abbiamo aiutato agli ascoltatori a scoprire il proprio biotipo ayurvedico ed oggi vogliamo condividere anche con i lettori del blog Rugiada i punti salienti della nostra chiacchierata.

Partiamo dal principio: l’Ayurveda è una scienza che parla di noi. E’ una medicina millenaria che ha origine in india ed occupandosi del rapporto fra uomo e ambiente, è una scienza che parla di come tutti gli esseri viventi possono vivere bene se sono in armonia con l’ambiente che li circonda.

Invece l’assenza di benessere è vista proprio come separazione tra noi e la natura quindi crea disagio e sofferenza, malessere; allora quando sfidiamo le leggi della natura, ignorandole e andando per conto nostro, ecco che poi arrivano brutte sorprese.

L’Ayurveda è compendio di saggezza che ci ricorda e possiamo stare bene, ma dovremmo conoscere meglio come siamo fatti, di che cosa siamo fatti. Come essere viventi abbiamo due scopi principali: nutrirci di cibo, emozioni e pensieri, e non “essere mangiati” energicamente ogni giorno dalla vita che facciamo, dalle protesi tecnologiche che utilizziamo.

In ultima istanza, a seconda delle scelte che facciamo possiamo vivere bene e nutrirci positivamente.

Come facciamo a capire di quale biotipo siamo? Ognuno di noi è composto da elementi diversi: alcune caratteristiche sono propriamente fisiche, altre di tipo caratteriali. Alcune non mutano e restano stabili nel tempo ed altre ancora sono invece stagionali, in base al momento preciso di vita che stiamo vivendo.

Quando si parla di biotipi in Ayurveda, si fa sempre riferimento a valori ben precisi quali:

  • Vata che è aria, più etere;
  • Pitta che è fuoco, più acqua;
  • Kapha che è acqua, più terra.

Cominciamo ad analizzare le caratteristiche specifiche di ogni tipo per capire in quale siete predominanti.

Vata: generalmente hanno corporatura sottile, e sono o molto alti o molto bassi di statura. Hanno una struttura ossea leggera. hanno dita lunghe e affusolate. Avevano una corporatura esile da bambini. Se ingrassano di solito è intorno alla vita. Hanno la carnagione scura e si abbronzano subito.

Pitta: generalmente hanno corporatura media. Hanno una struttura ossea media. Lunghezza delle dita media. Avevano una corporatura media da bambini. Se ingrassano di solito il grasso si distribuisce uniformemente. Hanno la pelle chiara e si scottano facilmente.

Kapha: generalmente hanno corporatura massiccia. Hanno una struttura ossea importante. Hanno piedi e mani squadrate con dita corte. Avevano una corporatura grossa e robusta da bambini. Se ingrassano di solito è nelle gambe e sedere. Hanno carnagione che attrae l’abbronzatura in maniera uniforme.

Ogni biotipo ha aspetti positivi e negativi, allora l’obiettivo è amplificare i primi e limitare i secondi.

Ad esempio Vata quando è in equilibro mostra una parte mostra creatività e grande acume mentale, ma quando in disequilibrio può cambiare direzione molto facilmente (proprio come l’aria del vento), si stressa facilmente ed è soggetto ad ansia ed angoscia. Pitta invece sono estremamente intelligenti ma quando sono in disequilibrio si arrabbiano facilmente e perdono il controllo. Kapha sono morbidi, stabili, e assolutamente affidabili, però in situazione di disequilibrio può sconfinare in inerzia, svogliatezza.

Per concludere possiamo dire che chi è più fuoco vive la vita molto intensamente, chi è più aria vive la vita in modo creativo e vario, chi è più acqua tende ad essere stabile e metodico.

E’ anche importante sottolineare che siamo creature viventi complesse (e meravigliose!), quindi ognuno di noi ha un Dosha di predominanza, ma non viaggia mai da solo, non siamo mai 100% una sola cosa. La bellezza dell’essere umano è anche questa. :)